Musica per la pubblicità: acquistarla all’estero o restare in Italia? Tutte le ragioni per cui scegliere il Bel Paese.
PRELUDIO È NATA NEL 1998 COME CASA DI POST PRODUZIONE AUDIO E NEL 2010 HA LANCIATO PRELUDIO MUSIC LIBRARY, LA PRIMA LIBRARY ONLINE DI MUSICA IN ITALIA. IN OCCASIONE DEI 10 ANNI HA REGALATO ALLA PIATTAFORMA UNA NUOVA VESTE GRAFICA E UN NUOVO MODELLO DI BUSINESS. E HA LANCIATO UN APPELLO.
Articolo di Maurizio Ermisino, Tv Key Annual #352
In un mondo dove non si trovano più i compact disc e la musica viaggia governata dagli algoritmi su Spotify, dove la sincronizzazione musicale nelle pubblicità è stata martoriata dalle piattaforme di musica free royalty, è importante salvaguardare la qualità di chi la musica la conosce e la realizza con cura da anni. Preludio è una casa di produzione musicale che ha 22 anni. È stata la prima, nel 2010, a creare una library online, Preludio Music Library. In occasione dei 10 anni si è regalata un restyling, che coinvolge la grafica ma anche il modello di business. Il mercato è cambiato e Preludio va incontro ad esso. Ma l’importante è che vengano valorizzate la qualità e la professionalità della musica italiana. Ne abbiamo parlato con il fondatore, Andrea Thomas Gambetti.
Tv Key: Come è iniziata l’avventura di Preludio?
Andrea Thomas Gambetti: Io ho una duplice estrazione: sono laureato in economia e commercio, con specializzazione in marketing e pubblicità, e sono diplomato al conservatorio. Ho lavorato per sette anni nel settore della ricerca del personale, perché mia madre era head hunter nel mondo della pubblicità. Così ho scrutato dall’alto il mondo della comunicazione: conoscevo le agenzie, i creativi, gli account. Poi ho messo insieme queste due competenze. Ho fondato Preludio nel 1998, siamo entrati in un seminterrato con un telefono, un computer, una tastiera e una chitarra. Realizzavamo jingle pubblicitari; poi abbiamo cominciato a offrire servizi di post produzione audio e dal 2006 le library.
Tv Key: Avete appena fatto un restyling di Preludio Music Library. Di cosa si tratta?
Andrea Thomas Gambetti: È una piattaforma di musica online, la prima piattaforma italiana: è stata concepita nel 2006 ed è online dal 2010. In occasione dei suoi dieci anni abbiamo deciso di rinnovarla con tre cose. La prima è la veste grafica: abbiamo deciso di rendere la piattaforma più intuitiva, più semplice, più moderna. Già dall’interfaccia grafica l’utente ha la possibilità di intuire le potenzialità della piattaforma, costruita ad hoc sulle esigenze dei nostri clienti: ci sono dentro tantissimi tool, come il tool video che permette di vedere subito la musica sincronizzata al proprio video. Probabilmente siamo l’unica piattaforma al mondo che offre questo servizio.
Tv Key: Come secondo passo avete cambiato il modello di business. In che senso?
Andrea Thomas Gambetti: Oggi distinguiamo quello che è advertising classico da quello che non lo è, cioè tutti i video che non sono pubblicità, ma Branded Content, video corporate, produzioni video generiche. Sulla piattaforma abbiamo pubblicato il listino prezzi: continuiamo a fare le quotazioni personalizzate per l’adv, ma per tutto il resto c’è un listino. Abbiamo cambiato il modello di business per andare incontro ai tempi che sono mutati: il web ha rivoluzionato la comunicazione delle aziende, che hanno iniziato a produrre una grande quantità di video che alla fine hanno una durata limitata, mentre alcune campagne pubblicitarie possono andare avanti per anni. Abbiamo deciso di tenere i prezzi più bassi in ragione della grande quantità di video che vengono prodotti. E abbiamo deciso di concedere per la semplice pubblicazione sul web i diritti illimitati. Tutto quello che ha pianificazione viene quotato a parte. E per i video come i Branded Content che sono pubblicati sui media proprietari, ma che possono avere una pianificazione, come i pre-roll su YouTube o le sponsorizzate su Facebook, è possibile acquistare un’estensione della licenza, pagando una piccola cifra in più.
Tv Key: La terza novità è uno shop on- line. Come funziona?
Andrea Thomas Gambetti: Le licenze musicali ora si possano comprare direttamente online, ovviamente per ciò che non è advertising classico. Ci sono sette tipologie di licenza, una è anche pensata per l’utente privato che vuole usare le musiche per i video personali, e può averle a bassissimo prezzo. Puoi scegliere il tipo di licenza, il territorio in cui farla valere e il media: il prezzo cambia a seconda se è online, una public location o un podcast. Ognuno sceglie le variabili e ha il prezzo finale: può pagare con carta di credito o bonifico, e riceve la fattura elettronica e la licenza.
Tv Key: Queste novità ci fanno capire come sia cambiato il mercato… Andrea Thomas Gambetti: Tutto questo nasce non solo dal cambiamento del mercato, ma anche da una grande concorrenza che arriva dal mondo delle free royalty, quelle tracce musicali che molte piattaforme all’estero hanno svenduto, illudendo gli utenti che fossero senza burocrazia. Da una parte la musica viene svenduta e i musicisti non ricevono un equo compenso; dall’altra le licenze non sono sicure: una multinazionale non può permettersi di acquistarne una da questi siti, perché non depositano le tracce, le prendono dai musicisti senza alcuna esclusiva. Alcune major si sono ritrovate una parte del loro catalogo duplicato su queste piattaforme. E il rischio per chi acquista da loro è quello di vedersi fare una causa. Noi garantiamo una licenza sicura e ci assumiamo tutte le responsabilità.
Tv Key: Mi ha colpito l’annuncio sul vostro sito: ‘Il tuo spot è naufragato? Possiamo offrirti idee e soluzioni creative per recuperare la rotta’…
Andrea Thomas Gambetti: La creatività di una casa di produzione audio sta nel trovare la voce giusta, la musica più efficace e condurre con intelligenza la regia dell’audio dello spot. Sono aspetti fondamentali, come il sound design. Noi diciamo: se il tuo spot è naufragato evidentemente è mancata la valutazione dell’efficacia delle varie componenti. Scegli il miglior regista, il miglior direttore della fotografia, il testimonial più costoso e magari trascuri lo speaker, la musica e il sound design. Che purtroppo sono gli ultimi anelli della catena. La nostra casa di produzione esiste da 22 anni e i clienti ci apprezzano proprio per la capacità di essere creativi, veloci ed efficaci.
Tv Key: A proposito di sound desing, qual è il segreto per un lavoro efficace?
Andrea Thomas Gambetti: Il segreto, non solo nel sound design, ma anche nella scelta di una voce o di una musica, è quello che io chiamo ‘fare lo switch’: ascoltare con orecchie diverse, non solo con l’orecchio del fonico o del musicista, ma anche con quello dell’account, del cliente, del consumatore con attenzione allo specifico target a cui si rivolge lo spot. La capacità dei nostri sound designer di scegliere i sound effect giusti, o di crearli appositamente, è proprio questa. Abbiamo ragazzi che hanno studiato in scuole di sound design all’estero, che hanno la capacità di immedesimarsi nelle esigenze del cliente finale. Sonorizzare è però anche voce e musica. La musica non va trascurata: è un linguaggio. Non puoi avere solo il copywriter che usa le lettere, l’art director che usa i colori: c’è anche il musicista che usa le note.
Tv Key: La vostra cabina di registrazione è una tra le migliori in Italia. Ma da voi c’ è anche la tisaneria…
Andrea Thomas Gambetti: Era un messaggio pre-Covid… è un ambiente piacevole, e con relax e amicizia si lavora bene. La cabina è stata ideata da ingegneri del suono che hanno cablato tutto quanto e predisposto i pannelli per avere la massima efficacia del suono. Alcune grandi multinazionali ci hanno selezionato per le loro produzioni proprio per la qualità del suono.
Tv Key: Come vede il mondo della produzione musicale in questo momento? Andrea Thomas Gambetti: La musica sta vivendo un momento di grossa difficoltà. Il CD è morto, il digitale non ripaga, la sincronizzazione è stata martoriata delle free royalty, la pandemia ha tolto la possibilità di fare lezioni di musica; ci hanno tolto i concerti che erano l’ultima speranza. Il mio è un appello ai creativi, ai pubblicitari, ai producer: bisogna tornare a valorizzare la qualità e la competenza. Mai come ora, con la pandemia, è importante restare in Italia. Se andiamo a fare abbonamenti con le società all’estero lasciamo i soldi a loro e si deprime la nostra economia assieme al talento, alla creatività e alla produzione di nuovi contenuti di qualità.
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