La SIAE è un ente pubblico? ma come si finanzia?

La SIAE è un ente pubblico?

L’opinione pubblica è comprensibilmente molto attenta riguardo l’utilizzo del denaro dei contribuenti: in tempi di crisi e di coperte sempre troppo corte è lecito che i lettori si (e ci) domandino presso chi – e come – associazioni, enti, e altri attori del mondo dello spettacolo attingano per fare quadrare i propri bilanci.
Domande del genere ci sono pervenute anche riguardo SIAE, che – spesso – sotto questo aspetto è inquadrata in modo poco chiaro, anche da parte di lettori decisamente avvertiti: per questa ragione ci è sembrato opportuno dedicare il tredicesimo appuntamento con le SIAE Faq a fare chiarezza sull’argomento. La Società Italiana Autori ed Editori, per le sue finalità, è sì un ente pubblico, ma le risorse economiche a sua disposizione non derivano in alcun modo da finanziamenti pubblici: SIAE è infatti un ente pubblico economico a base associativa, che quindi si “mantiene” grazie alla sua attività. Quindi, se vi state chiedendo…
È vero che SIAE riceve finanziamenti pubblici?

No, SIAE non grava in alcun modo sulle finanze pubbliche. La Società è giuridicamente un ente pubblico economico a base associativa. La parola “pubblico” indica che la mission della Società è quella di garantire ai propri associati il riconoscimento del giusto compenso per il diritto d’autore, assicurando allo stesso tempo gli interessi generali tutelati dalla nostra Costituzione: la promozione culturale, la libertà dell’arte, la protezione del lavoro intellettuale. Per questo SIAE è sottoposta alla vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, del Ministero dell’Economia e delle Finanze e della Agcom, come garanzia di trasparenza e di buona gestione. SIAE è quindi fuori dal perimetro della Finanza Pubblica e non riceve finanziamenti diretti o indiretti da parte dello Stato.
Ma non è tutto: SIAE, infatti, non limita le sue operazioni alla mera attività di collecting, oltre che a quelle di vigilanza, controllo e informazione regolate da Convenzioni con l’Agenzia delle Entrate e l’Agenzia delle Dogane e Monopoli. Essendo una società senza scopo di lucro (che quindi, per legge, è obbligata a reinvestire gli utili in scopi organizzativi inerenti alla propria attività), SIAE persegue finalità sociali che contribuiscono a mantenere vivo il patrimonio artistico e la diversità culturale italiana e in ottica solidaristica.
Ad esempio, la Società italiana Autori ed Editori sostiene gli autori che si trovano in situazioni svantaggiate in ragione dell’età, delle condizioni fisiche, psichiche, economiche, sociali o familiari: solo nel 2016 è stato erogato 1 milione di euro a circa 180 soggetti. Grande attenzione è rivolta anche ai giovani: oltre che aver istituito l’iscrizione gratuita per gli autori e gli editori under 31 e per le startup editoriali che operano da meno di due anni, SIAE eroga borse di studio e finanzia progetti di festival e manifestazioni dedicate al loro talento. Lo scorso anno, per esempio, sono state erogate 147 borse di studio ed è stato avviato Sillumina, progetto in accordo con il MIBACT, attraverso il quale SIAE ha distribuito 6,3 milioni di euro a sostegno di attività che favoriscono la creatività e la promozione culturale nazionale ed internazionale di autori, esecutori ed interpreti under 35. Sempre nel 2016, sono stati erogati da SIAE altri 900mila euro in attività di promozione culturale su tutto il territorio italiano: a questo indirizzo sono disponibili tutti i progetti riguardanti cultura e solidarietà sostenuti dalla Società Italiana Autori ed Editori.

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