La lezione di Morricone

La lezione di Morricone

La vera lezione che ci ha lasciato Ennio Morricone secondo Preludio. Un insegnamento che tutti dobbiamo comprendere e tenere presente.

E il pubblico non c’è. Perché non c’è? Non si può fare pubblicità alla musica quando il pubblico è assente. Non si ascolterà nulla. Il silenzio, dà il silenzio.

Ennio Morricone

Trasformare le immagini in suoni e i suoni in immagini.

In questi giorni tutti, nel ricordo del Maestro #EnnioMorricone, comprendiamo pienamente quanto la Musica (con la emme maiuscola) possa contribuire a veicolare un messaggio e quanto essa sia per davvero un’arte che entra con forza negli animi e li unisce nel nome di una bellezza condivisa (cit. SIAE).

Per noi di Preludio, che da sempre lavoriamo nella Musica per l’immagine e da tempo ci interroghiamo sul difficile rapporto tra chi deve scegliere la colonna sonora delle proprie produzioni e la consapevolezza delle proprie scelte, sorge spontanea una domanda.

Qual è stata veramente la lezione di Morricone?

Noi crediamo che la vera lezione di #EnnioMorricone, argomento da lui stesso più volte affrontato negli ultimi tempi, sia di DARE VALORE alla Musica.

  • Nella Vita
  • Nella Scuola
  • Nel Lavoro

Tutti decantiamo le lodi del Maestro, giustamente, però poi cosa facciamo concretamente per la Musica? L’Italia ha regalato al mondo compositori come Palestrina, Monteverdi, Vivaldi, Verdi, Rossini, Puccini, ecc… ecc… Però poi?

Nella Vita, nella Scuola, nel Lavoro

  • I nostri politici hanno realmente compreso il senso della direttiva europea sul copyright?
  • Nella Scuola Superiore che fine ha fatto la Musica?
  • Riusciremo a colmare il “value gap” del digitale e offrire agli artisti un equo compenso?
  • Ognuno di noi acquista un disco anche allo scopo di premiare un artista?
  • Ascolta le sue tracce su Spotify?
  • Ci iscriviamo alle sue playlist?
  • Andiamo ai suoi concerti?
  • Mettiamo Mi Piace ai suoi post, ai suoi video, alle sue pagine?
  • Nel lavoro poi siamo coscienti che il diritto d’autore non è una tassa, ma il compenso che spetta agli autori?
  • Vogliamo continuare a trasmettere musica d’ambiente senza pagarla (tutti con Spotify, illegalmente, senza licenza)?
  • Nelle sincronizzazioni vogliamo insistere a chiedere musica “free” impedendo ai compositori di ricevere un equo compenso, deprimendo il talento, la creatività e la produzione di nuovi contenuti?
  • Vogliamo continuare a sottoscrivere abbonamenti PIRATA come quelli di ArtList buttando soldi all’estero per arricchire solo chi è al vertice di quelle organizzazioni? *

Poniamoci tutte queste domande perché solo con comportamenti coerenti possiamo sperare in futuro di regalare nuove colonne sonore al mondo.

#stopfreeroyalty
#lamusicanonegratis
#404copyright

*Per approfondimenti sull’utilizzo di musica royalty free:

Tutto ciò che dovete sapere sulle Royalty Free

Diritto d’autore: sì solo a chi si assume le responsabilità

Le nuove frontiere della pirateria

Perché non scegliere Musica Royalty Free


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